| WHITE | BLUES |
| 2 | 1 |
1 | FILOSOFO | ROCCO |
2 | UGHETTO | LILLO |
3 | DANI | FELIPENIAN |
4 | THEO | RINO |
5 | CUCCURELLA | PASQUALE B |
6 | SEBA | JOSE’ |
7 | MATTE | HRUBESCH |
8 | ROMPEO | CLAUDIO |
9 | MAMBALBERTO | TEO |
10 | BOLO BOLO | FABIO MONO |
11 | GIORGIO METAL | ROMAN |
12 | ROBY SCALA | ANDREA M. |
13 | STEPHAN TATTOO | ENZO |
14 | ANDREA MISTER | ANTONEW |
15 | | PASQUA 2 |
16 | | |
17 | | |
18 | | |
19 | | |
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MARCATORI | |
DANI MAMBALBERTO | ROMAN |
UOMO SKY | |||
| SEBA GIORGIO METAL | ROMAN PASQUA 2 |
|
LACAZETTE DI BAGGIO
(a cura dell’organizzatore Ughetto)
Le settima partita di campionato ha visto la vittoria risicata e anche fortunata dei whites che devono ringraziare i tanti errori sottoporta dei Blues da un lato e dall'altro le grandi prove difensive soprattutto di GiorgioMetal e Seba ma anche di Theo e Daniele. Dopo il vantaggio iniziale con Daniele i whites colpiscono 2 traverse e ai Blues viene annullato ingiustamente il pareggio di Fabio.. poi Roman,tra i migliori dei Blues ,ottiene il pareggio e solo un'ottima azione tra Peo e Bolo porta al bel gol di Alberto per il 2 a 1,poi si assiste ad un assedio dei Blues con salvataggi sulla linea,errori sottoporta,parate di un febbricitante e generoso Filosofo e così il risultato non cambia più anche se un pareggio sarebbe stato più giusto.
Bel rientro di Antonio ed Andrea Mister dopo tanti mesi e conferma che Peo è veramente recuperato.
Un grazie a tutti i 29 presenti.
PENSIERI E PAROLE (a cura del presidente della R.S.A. del Baggio 2) |
Le cicale del sud e le formiche del nord
Siamo alla settima nel “tutticontrotutti” e si comincia a fare sul
serio.
La classifica diventa sempre più incandescente, mettere paglia nel fienile comincia ad essere più importante che guardare le bellezze del paesaggio senza curarsi del temporale che sta arrivando.
Tradotto in termini calcistici è il momento di fare punti e lasciar perdere
le giocate fine a se stesse, di pensare più allla squadra e meno a se stessi.
Concetto che è stato subito metabolizzato dal capitano bianco e dai white mentre nei blu forse non era chiaro proprio a tutti.
Come al solito si scontrano due filosofie calcistiche, quella del capitano
White, pragmatica e conservatrice che si contrappone a quella più edonistica e approssimativa del capitan di ventura Rino.
Però c’è da sottolineare che una cosa in comune quest’anno le due squadre ce l’hanno: la voglia di lottare.
Quindi non c’è da stupirsi se il risultato si è fermato sul 2 a 1 ed è rimasto in bilico fino all’ultimo secondo.
Da una parte le formiche bianche venute dalle valli bergamasche, dall’altra le cicale canterine venute dal Cilento.
Le prime formavano un esercito ordinato e dedito al lavoro, le seconde,
più che una squadra, sembravano componenti di una band.
Nei white le formiche “magut” il Filosofo, Seba, Theo, Giorgio, stavano bloccati dietro a costruire muri difensivi, il solo Dani aveva il permesso di fare incursioni nel nido nemico.
Infatti è stato devastante per i blues, un goal ed un assist.
Le formiche geometra Roby Scala, Rompeo, Matte, Cuccurella, organizzavano il centrocampo , le formiche architetto Andrea Mister e Stephan Tattoo abbellivano le fasce mentre a finalizzare ci pensavano
le formiche ingegnere Mambalberto e Bolo Bolo.
Ovviamente non possiamo il progettista capitan Ughetto.
Nei blues si prediligeva la parte artistica , Cicale funambole che come al circo facevano dribbling con pallone che alla fine andava agli avversari, cicale che cantavano sulla fascia invece di curare Dani, cicale distratte che suonavano la chitarra invece di chiudere gli spazi, cicale saltimbanco che
tentavano tiri impossibili.
Quando le formiche hanno invaso il nido delle cicale assestando il secondo colpo hanno capito che il gioco era quasi fatto e si sono arroccate in difesa lasciando ai blu l’iniziativa.
Di colpo le cicale hanno lasciato in panchina gli spartiti e il metronomo
e si sono buttate nella mischia ma a questo punto era troppo tardi.
Purtroppo l’orgoglio “terronico” non è bastato perché la forza dei muri
orobici è famosa in tutto il mondo ed ha retto fino alla fine.
Seba, il Filosofo e Giorgio metal con la cazzuola in mano con acrobatiche
scivolate hanno rattoppato in tempo reale le crepe.
Dall’altre parte la borbonica cicala Fabio soffriva di bulimia e si mangiava
dei goal facilissimi.
L’ottima partita dei due “terroni” importati dal Sudamerica, Felipenian e Josè, dei due “terroni al peperoncino” doc a la reattività di Rocco hanno
bloccato la casella dei goal presi solo a due.
Il capitano di sventura Rino le ha tentate tutte , ha anche ingaggiato
Antonew , Il batterista dei “Terrons for ever” , pensando che uno che è capace di battere forte le bacchette sul timpano potesse anche battere delle formiche.
Si sbagliava… Antonew voleva si battere con forza un timpano, ma non quello di una batteria, ma quello dell’orecchio di Rino.
Anche l’idea di ingaggiare un formichiere in attacco è andata male al
capitano poco inclusivo perché il formichiere era raffreddato e non sentendo più il naso ha mandato suo cugino, un vecchio bradipo dal pelo rossonero che ha come specialità i cross con gittata di due metri.
A proposito di terroni, non dimentichiamoci di Jerry che ha annullato
almeno un goal regolare ai blues.
Se avesse preso la decisione corretta ora staremmo parlando di un giusto pareggio e non di un’immeritata sconfitta.
Ma le chiacchiere stanno a zero e contano i fatti e questi dicono che i
White hanno fatto un goal in più.
A pensarci bene, con il rientro di Rompeo, forse le chiacchiere non stanno
proprio a zero… anche gli entomologi sono rimasti increduli perchè non avevano mai visto la “formica straparlante”.
Alla prossima