MARCATORI | |
AMBARABAT 3 QUENTIN 2 BOLO BOLO MAMBALBERTO | EDO FILIPPO LILLO |
UOMO SKY | |
BOCA SASHA | CUCCU DANI |
LACAZETTE DI BAGGIO
(a cura dell’organizzatore Ughetto)
La sesta partita di campionato conclusasi col punteggio di 7 a 3 per i whites è stata caratterizzata dall'alto numero di partecipanti e dal rientro in campo di Peo finalmente dopo tanti mesi.
Devo purtroppo fare ammenda per quanto riguarda la composizione delle squadre che visto il risultato finale in effetti non è stato ottimale. Nonostante questo in campo si sono viste belle giocate e alcune azioni di rilievo..oltre il bel gol di Lillo e la caduta in panchina di Filo atterrato da Franceschino .
Un grazie a tutti I 34 partecipanti.
PENSIERI E PAROLE (a cura del presidente della R.S.A. del Baggio 2) |
LA FLOTTIGLIA DEGLI SBANDATI
Inebriati dalla sonora vittoria di sabato scorso , i blues decidono
che è il momento del grande attacco è giunto.
Memori del sabato precedente, i blues peccano di superbia, credendo di essere imbattibili e decidono di fare un blitz nella striscia di Baggio2
regno incontrastato dei white.
Ma come dice il detto: “ la superbia parte a cavallo ma torna sempre a piedi”, i blues non si sono resi conto della grave disfatta a cui sarebbero andati in contro.
La notte di giovedì il vecchio capo politico Lillo e il giannizzero Rino
stilano un piano tanto disgraziato quanto strampalato: attaccare i
white via mare.
Decidono di riunire quanti più blues possibile e di fornir loro delle
Barche a vela silenziose e velocissime.
Convinti che la strampalata strategia li portasse ad una vittoria sicura
Partono lancia in resta dal porto di San Siro.
Nessuno dei blues però ha preso in considerazione che dall’altra parte
Non c’era uno sprovveduto ma il General Ughettayu che di battaglie ne
Ha fatte a iosa.
Forte del suo esercito composto da molti veterani esperti e cinici,
come Bolo, Biavenj, Xabi Philo, Roby scala, Boca, Giorgino ,Ciro, Fulvio ma
soprattutto al rientrante Rompeo, una parentesi (che bello rivederlo in campo!! Anche per me che ci litigo sempre), il Generale dorme sonni tranquilli.
Quando ha bisogno di attacchi veloci può contare su armi letali come
Quentin e Ambarabat e se proprio va male può contare sullo “sniper”
Ringhio,che riesce a centrare uno stinco di maiale a 1km di distanza.
Il generale white sa che non serve una strategia particolare basta aspettare l’accozzaglia blues ed è fatta.
Mette il Filosofo a guardia dell’entrata della zona franca e prepara la trappola.
Come i velieri bluesi entrano nella metà campo bianca parte l’offensiva.
La flottiglia arriva disordinata , alcune barche troppo veloci come Edo,
Filippo e Dani si ritrovano isolate , altre come quelle di Teo, Alex, Giuse,
Claudio e Simone vanno fuori rotta, altre lentissime per via del troppo peso, come quelle di Hrubesch e Sor Matteo, le uniche che facevano quadrato erano quelle di Rino, Rocco, Cuccu e Felipenian.
Quella ancora in riparazione di Stephan ha fatto il suo, mentre il
Veliero del 500 di Lillo paga l’età vetusta.
La battaglia per la striscia di Baggio è durata pochissimo, in breve tempo
I white hanno circondato la flottiglia , bloccando i natanti più pericolosi e
affondandone ben 7.
I blues sono riusciti ad affondarne solo 3, nel disordine totale la disfatta
è compiuta.
La morale è che l’esperienza spesso batte la forza, la tecnica batte
l’irruenza e l’ordine batte i caos.
Tutte queste peculiarità l’hanno avute solo i bianchi.
La prossima volta, prima di andare a stuzzicare chi da 50 anni vive
di battaglie calcistiche, meglio pensarci bene ed essere sicuri di essere
una vera flottiglia e non un accozzaglia…
Una sconfitta, anche se pesante, non deve togliere smalto ai blues perchè alla fine, 3 vinte e 3 perse, dimostrano che anche se hanno molte armi i white sono battibili.
Alla fine della fiera e armi le hanno anche i blues, basta usarle bene, con testa ma soprattutto ascoltare chi ha più esperienza.
Alla prossima