| | WHITE | BLUES |
| |
3 | 0 |
| 1 | FILOSOFO | GIORGIO METAL |
| 2 | UGHETTO | LILLO |
| 3 | DANI | FELIPENIAN |
| 4 | SEBA | RINO |
| 5 | BOCA | PASQUALE B |
| 6 | CIRO | GIGI SLEDGE HAMMER |
| 7 | DANTE | HRUBESCH |
| 8 | ROMPEO | AMBARABAT |
| 9 | TEO | MAMBALBERTO |
| 10 | BONNY | BOLO BOLO |
| 11 | GIORGINO | ROMAN |
| 12 | ROBY SCALA | QUENTIN |
| 13 | STEPHAN TATTOO | ENZO |
| 14 | ANDREA MISTER | BIAVENJ |
| 15 | FULVIO | XABI PHILO |
| 16 | VAFORTINO | PASQUA 2 |
| 17 | THEO | RINGHIO |
| 18 | FRANCESCO | |
| 19 | DJOGO | |
| | | |
| MARCATORI | |
| TEO DANTE VALE | |
| UOMO SKY | |||
| DANI BOCA | BOLO BOLO MAMBALBERTO |
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LACAZETTE DI BAGGIO
(a cura dell’organizzatore Ughetto)
La decima partita di campionato giocata nella festività in cui ricordiamo i nostri cari ha visto un 'adesione numerosissima tanto da avere ben 5 cambi a testa. Incredibilmente al 25esimo del secondo tempo il risultato era ancora fermo sullo 0 a 0 a dimostrazione di un grande equilibrio.
Poi un'invenzione di Dante portava i whites in vantaggio.. e nonostante un assedio finale i blues non riuscivano a trovare il gol anche grazie ad un'ottima organizzazione difensiva dei whites e ad una grande parata del Filosofo su un bel tiro di Bolo e nei minuti finali i whites in contropiede chiudevano la partita con i gol di Vale e Teo..per il 3 a 0 finale.
indubbiamente i Blues devono recriminare per l'uscita anticipata di Biava e Filo ma avendo avuto tante bocche da fuoco.. avrebbero dovuto segnare qualche gol.
Da segnalare il rientro di Bonny dopo qualche mese e l'esordio del brasiliano Djogo oltre alla visita di Francesco ormai prossimo all'operazione.
Un grazie a tutti I 36 presenti e al prossimo sabato
| PENSIERI E PAROLE (a cura del presidente della R.S.A. del Baggio 2) |
Manifestazione blu a Baggio
Dopo gli ultimi risultati la tensione nei blu è arrivata alle stelle.
Il comitato politico dei blues decide che è ora di far sentire la
propria voce e organizza una manifestazione di protesta nel cuore
di Baggio.
In testa al corteo Rino e Lillo tenevano uno striscione “Blues pro Pal”
Per solidarietà anche noti esponenti della maggioranza bianca come
Bolo, Bivenj, Xabi philo e il Mambalberto hanno aderito e partecipato
al corteo.
A scanso di equivoci, la manifestazione non aveva niente da spartire
con la questione mediorientale ma è stata indetta per la salute dei testicoli blu.
Pro-Pal più che altro era un’esortazione alla salvaguardia delle nostre palle
ormai distrutte da sconfitte ripetute, dagli errori ormai divenuti cronici, dall’atteggiamento in campo.
La manifestazione partita da San Siro stava raggiungendo il parcheggio del
Kennedy quando è stata bloccata dal capitano che con fascia tricolore e
megafono intimava ai blues lo stop.
Dopo una veloce consultazione , il nucleo storico blues decideva di non
sottomettersi al potere bianco e decideva di proseguire.
Come sempre l’unione fa la forza e lo si è visto ultimamente al sabato sul campo
ma evidentemente questo concetto è difficile da metabolizzare per i blues.
Il piano tattico era semplice , tutti uniti e in blocco sfondare al centro il picchetto bianco.
Rino Balilla guadando le forze in campo non aveva dubbi sul successo blu, siamo
più giovani e più forti.
Sulla porta del Baggio 2 c’era un plotone di vecchi celerini come Giorgino, Roby scala, Andrea Mister , Stephan tatoo, Rompeo, Ciro e il Boca.
A dir il vero c’erano anche delle reclute più giovani e forti come Dante, Vafortino, Bonny, Theo, Dani e qualcun altro con esperienza come Seba, Fulvio e Teo ma la prestanza fisica dei due bronzi di Riace calabresi, di Roman, di Quentin, di Ambarabat dava ampie garanzie agli scuri.
In più i blues potevano contare sull’esperienza dei fuoriusciti white Biavenj, Xabi
Philo, Bolo Bolo e il Mamba.
Ma come al solito sono bastati 45 minuti di scontri e i blues invece di compattarsi
hanno ripreso ad essere i soliti blues, disordinati, egoisti e ingenui.
Qualcuno addirittura con la crisi d’identità come Philo che non se l’è sentita di andar contro i suoi ex commilitoni o con la crisi ipoglicemica di Ringhio e Hrubesch
che sono arrivati praticamente alla fine perché prima si erano fermati alla pasticceria di via Novara a fare a gara chi mangiava più bomboloni ripieni.
L’esperienza del capitano ha fatto il resto , file compatte davanti alla porta con scudi
e idranti , reclute veloci che facevano incursioni nelle disordinate cariche blu.
Sono bastati un po’di scudate e getti d’acqua per disperdere i facinorosi blu che
invece di far blocco continuavano a preferire le gesta personali.
Il capitano capito il momento , coordinava le incursioni nel cuore dei blues scatenando Dante che, piazzando una bella manganellata, dava il primo scossone.
Fra fumo e acqua, il disordine ormai regnava nelle file blu tanto che Pasqua tirava una sassata per sbaglio in testa ad un suo compagno e Vale assestava un’altra bella manganellata a Giorgione.
Alla fine, l’ultima manganellata di Teo, mandava a casa i blue-block.
Sull’impegno niente da dire, i blues hanno cercato l’assalto fino all’ultimo ma,
anche se “vetusti” , i celerini white grazie all’esperienza e allo spirito di squadra, hanno respinto ogni assalto per giunta senza patire più di tanto ma soprattutto senza mai essere in serio pericolo.
E’ per l’ennesima volta i blues tornano a casa a leccarsi le ferite come dei giovani
leoni che convinti di essere i re della savana fanno fatica a capire che quando incontrano un animale che ha la proboscite anche se è più vecchio di 30 anni,
è meglio stargli alla larga.
E per chi prevedeva prima di iniziare almeno un 4 a 0, ricordo la solita frase: “La superbia parte a cavallo ma ritorna sempre a piedi”.
Alla prossima tenzone con i blues la cui speranza è ormai ridotta ad un lumicino e con i white che splendono talmente tanto che ormai vengono segnalati dagli osservatori della Nasa come una super nova.